“IL TEMPO È SCADUTO, BLOCCHIAMO IL MONDO” FRIDAYS FOR FUTURE LANCIA IL QUARTO SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA IL 29 NOVEMBRE

Questo pomeriggio abbiamo esposto uno striscione dal cavalcavia della tangenziale nella zona del parcheggio Zuffo per denunciare l’emergenza climatica, non più imminente ma ormai chiaramente in atto. Esempio lampante sono state le mareggiate che hanno devastato Venezia e tante altre città italiane.
Il luogo, peraltro, non è stato scelto a caso: quella rotonda è uno snodo centrale del soffocante traffico cittadino che ogni giorno inquina l’aria che respiriamo.

Con questa iniziativa vogliamo lanciare con decisione il quarto sciopero globale per il clima, il 29 novembre, in occasione del quale bloccheremo per tutta la mattinata quella rotonda, immobilizzando la città intera.
Il nome di questa giornata, Block Friday, not Black Friday spiega da solo il senso e la necessità di un blocco. Venerdì 29, infatti, sarà il “Black Friday”, giornata di apoteosi del consumismo mondiale, in cui orde di persone si accalcheranno nei negozi e online a caccia delle offerte più sfrenate. Ebbene questo stesso consumo sfrenato e ingiustificato è una delle principali cause del cambiamento climatico e della devastazione che questo porta con sé e che abbiamo visto in questi giorni a Venezia come nel resto d’Italia e del mondo. Il consumo di beni, a partire dalla loro produzione fino ad arrivare alla consegna a casa ogni giorno inquina e sfrutta territori e persone. È tempo di fermare un tale scempio, è tempo di bloccarlo.

La questione, però, non si ferma qui. Se il blocco si farà in una particolare rotonda fonte della maggior parte del traffico cittadino, si farà anche per denunciare una concezione ormai insostenibile di mobilità che pone al centro il trasporto privato. Concezione tanto cara all’attuale amministrazione provinciale, che ha costruito la propria campagna elettorale sulla costruzione di un’autostrada, la A31 (“Valdastico”), che per collegare in maniera “rapida” il Trentino con il Veneto distruggerebbe intere valli e montagne. È anche contro questa grande opera inutile, come le scorse manifestazioni, che ci mobilitiamo.

L’organizzazione di questo sciopero vuole essere la più chiara e orizzontale possibile. Vogliamo che sia ribadita la non violenza che ci impegniamo a garantire nelle nostre azioni e che la manifestazione sarà comunque la più colorata e attiva possibile. Vogliamo esprimere il nostro dissenso contro un’amministrazione che alle nostre manifestazioni risponde con “amichevoli” pacche sulle spalle, per poi portare avanti progetti di devastazione ambientale come autostrade e bacini idrici artificiali.
Proprio perché vogliamo che quante più persone partecipino all’organizzazione di questo sciopero ci troveremo in un’assemblea pubblica domani (mercoledì) alle 18 allo studentato Mayer

Fridays For Future Trento